Alcioni perduti: due piloti tra cielo, terra e mare
La storia dei piloti da bombardamento di Isola Vicentina e di chi volò al loro fianco
di William Rabito
Il libro “Alcioni perduti: due piloti tra cielo, terra e mare” traccia il percorso di vita, dall’infanzia alla Seconda guerra mondiale, di Onorio Socche e Pietro Cazzola, due ragazzi originari del Comune di Isola Vicentina, la cui passione per il volo li guida attraverso percorsi distinti a diventare piloti militari.
Socche, formatosi presso le scuole di volo di Taliedo e Malpensa, entra al 20° Stormo Osservazione Aerea a Pisa, proseguendo poi la sua carriera come insegnante e istruttore di volo nelle scuole di Cerveteri, Firenze e Aviano tra il 1937 e il 1941.
Cazzola, ottenne il brevetto da pilota civile all’aeroporto “Dal Molin” di Vicenza, partecipa al corso “Volo a vela” ad Asiago nel 1936 e consegue il brevetto da pilota militare al Regio Aeroporto di Malpensa. La sua abilità nel pilotare gli aeroplani da bombardamento SM.81 e SM.79, acquisita a Ferrara e Bologna, lo rende idoneo a volare nei cieli dell’Africa Orientale Italiana. Al comando dei bombardieri SM.81 della 62a Squadriglia dal 1938 al 1940, esegue missioni di bombardamento, ricognizione e rifornimento di materiali. Rientrato in Italia, si unisce al 16° Stormo B.T. a Vicenza e durante l’invasione della Grecia, conduce missioni con la 211a Squadriglia, pilotando gli aerei CANT Z. 1007 Bis “Alcioni” dall’aeroporto di Brindisi. Il suo tragico destino si compie nel marzo 1941 quando venne abbattuto a sud dell’isola di Corfù da alcuni piloti da caccia inglesi.
Mentre si trovava ad Aviano, Socche fu selezionato per sostituire Cazzola e si trasferì alla 211a Squadriglia. Effettuò missioni di bombardamento in territorio albanese e greco contro la Grecia e nell’aprile 1941, contro la Jugoslavia. Successivamente, dall’isola di Rodi, svolse un ruolo importante per l’Aeronautica dell’Egeo durante la battaglia di Creta del maggio 1941, contro i convogli navali inglesi e conducendo ricognizioni aeree sulla costa egiziana. La sua vita si concluse nel giugno 1941, quando fu abbattuto dai piloti della RAF nei pressi di Alessandria d’Egitto.
“Alcioni perduti: due piloti tra cielo, terra e mare” non solo racconta le vicende dei due protagonisti, ma offre informazioni sulla vita dei loro compagni di squadriglia, fornendo così una visione completa del contesto storico e sociale dell’epoca. Questo libro è un omaggio a questi uomini di straordinaria audacia, un tempo celebri, ma ora quasi dimenticati.
I PROTAGONISTI:
ONORIO SOCCHE
Nato a Isola Vicentina il 10 novembre 1913 da Antonio e Maria Chiumenti. Da ragazzo lavora come fornaio nella bottega dei suoi genitori e termina gli studi di ragioneria nel 1935. Diventa pilota militare nel 1936 e istruttore di volo dal 1937 al 1941. Nel marzo 1941 si unisce alla 211a Squadriglia basata a Brindisi per poi trasferirsi a Maritza sull’isola di Rodi il mese successivo. La sua vita si conclude tragicamente ad Alessandria d’Egitto l’8 giugno 1941. Per le sue azioni gli venne concessa una Medaglia di Bronzo durante la battaglia di Creta, una Medaglia d’Argento e una Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria.
PIETRO CAZZOLA
Nato a Castelnovo di Isola Vicentina il 7 luglio 1915 da Pietro e Clelia Bortolan. Da ragazzo lavora come contadino aiutando i genitori. Diventa pilota militare nel 1937. Si specializza nel pilotare aerei da bombardamento e dal 1938 al 1940 presta servizio alla 62a Squadriglia basata ad Addis Abeba in Etiopia. Nel giugno 1940, giunge alla 6a Divisione Aerea “Falco”, 16° Stormo Bombardamento Terrestre, 51° Gruppo, 212a Squadriglia con il ruolo di sergente maggiore. Nel dicembre 1940 entra alla 211a Squadriglia basata a Brindisi. Disperso il 3 marzo 1941 a sud dell’isola di Corfù, abbattuto da piloti da caccia inglesi. Decorato con la Croce di Guerra al Valor Militare.